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AiopMagazine n° 2 - febbraio 2018
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AiopMagazine n° 2 - febbraio 2018

L’alba di una nuova legislatura

 

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editoriale - di Gabriele Pelissero

La configurazione del Ssn che si profila al termine del XVII legislatura, dopo lo scioglimento delle Camere del 28 dicembre scorso, è molto simile all’immagine di un fortino sotto attacco. Quasi sei anni di spending review hanno inferto così tanti colpi da uscirne ancora in piedi, ma certamente malconcio. É quanto ha registrato il 15° Rapporto Ospedali & Salute presentato da Aiop lo scorso 17 gennaio, dando evidenza del peggioramento di alcuni parametri di rilevanza sociale (liste d’attesa, rinvii e rinunce, mobilità interregionale).
Il Rapporto non ha scoperto nulla di nuovo, anche se ha il merito di aver misurato nel dettaglio questi fenomeni, rilevati anche da altri osservatori del Ssn nei rispettivi rapporti, come Crea Sanità di Tor Vergata, l’OASI dell’Università Bocconi, il rapporto PIT di CittadinanzAttiva e quello della Fondazione Gimbe, per citarne solo alcuni.
Anche la recente Indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Ssn, della Commissione Igiene e Sanità del Senato (gennaio 2018), ha evidenziato, tra l’altro, che “la crisi economica e le restrizioni alla sanità pubblica hanno reso sempre più difficile il ricorso all’assistenza sanitaria da parte dei gruppi di popolazione con redditi bassi” (par.10).
Vista la rilevanza della sanità e del suo ruolo all’interno del welfare, ci aspetterebbe un grande dibattito nel nostro Paese su questi temi.
E quale migliore occasione di quella della campagna elettorale in vista delle politiche del 4 marzo? È quello che ogni cittadino si attende: l’esposizione ragionata di programmi politici, caratterizzati da visione, lungimiranza e una certa dose di coraggio, che partano dai bisogni sociali, che sappiano raccontare l’Italia che verrà, in una visione sistemica che garantisca giustizia sociale e sviluppo economico.
Al momento, la campagna elettorale è ancora alle prime battute e nei programmi dei partiti politici, alla voce sanità, si trovano, in genere, più elenchi di problemi che idee e soluzioni realizzabili e, a volte, promesse che fanno più sorridere che sperare. Ma abbiamo fiducia che quando si entrerà nel vivo del periodo elettorale ci sarà spazio per gli approfondimenti.
Nella presentazione del 15° Rapporto non ci siamo tirati indietro nella responsabilità della proposta e abbiamo messo in evidenza che il nostro sistema di welfare necessiti di un deciso intervento normativo sostenuto da un’esplicita e forte visione riformatrice. Con un decremento progressivo delle risorse senza soluzioni compensative non potremo che assistere a una corrispondente erosione del sistema, con una contrazione delle prestazioni e una forte sofferenza sociale.
Abbiamo parlato di dare vita a un patto per un neo-welfare, con tre elementi costitutivi: una profonda ristrutturazione e riorganizzazione della macchina sanitaria, soprattutto della rete di erogatori di diritto pubblico; più autonomia e libertà per i manager pubblici e un passo indietro da parte delle Regioni se non si raggiunge un livello di efficacia e di efficienza adeguato; la possibilità per le Regioni di avvalersi in modo compiuto dell’ospedalità privata accreditata, rendendo reale la libertà di scelta del cittadino.
Gli anni 2012-2017 hanno lasciato un profondo solco nella sanità pubblica, rispetto al passato.
Ci attendiamo l’indicazione, con la consequenziale scelta responsabile cui saremo chiamati noi cittadini, su quale sarà l’orizzonte entro il quale il nostro Paese vorrà tutelare la salute dei cittadini nel futuro ormai prossimo.

 

 

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