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Question time, Camera. Le risposte del ministro Schillaci
Nel corso del Question time tenutosi, mercoledì 26 febbraio, presso l'Aula della Camera, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto a un ciclo di interrogazioni di interesse.
Nel corso del Question time tenutosi, mercoledì 26 febbraio, presso l'Aula della Camera, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto alle seguenti interrogazioni di interesse:
- n. 3-01766, a prima firma Bignami (FdI), in materia di stato di aggiornamento e il contenuto del piano pandemico nazionale.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro Orazio Schillaci:
- Il nuovo Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2025-2029 rappresenta un cambio di paradigma chiaro rispetto al passato;
- Il Piano persegue cinque obiettivi concreti:
- proteggere la salute pubblica, riducendo diffusione e mortalità delle infezioni;
- garantire coordinamento efficace tra istituzioni;
- minimizzare l'impatto sui servizi sanitari ed essenziali;
- tutelare la salute degli operatori sanitari in prima linea;
- coinvolgere attivamente i cittadini con informazione trasparente.
- Il Piano non si limita alle buone intenzioni, ma definisce chiaramente attività operative:
- rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL e laboratori di virologia;
- comunicazione chiara ed equilibrata, senza allarmismi o stigmatizzazioni;
- misure restrittive solo se indispensabili, temporanee e proporzionate; rete nazionale di ricerca e monitoraggio;
- sistema avanzato di allerta precoce;
- coordinamento Stato-regioni;
- sorveglianza integrata per patogeni respiratori, con analisi dati multi-fonti;
- pianificazione di contromisure mediche efficaci e sostenibili.
- Tutto questo è sostenuto da investimenti concreti: 50 milioni per il 2025, 150 milioni per il 2026, 300 milioni per il 2027;
- Per questo Governo la prevenzione non è uno slogan, ma un impegno concreto. Il nuovo Piano ne è la dimostrazione tangibile.
QUI per la risposta completa.
- n. 3-01767, a prima firma Lupi (Noi Moderati), in materia di trattamento tra i corsi di formazione di medicina generale e le specializzazioni universitarie.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro Orazio Schillaci:
- I medici di medicina generale rappresentano non solo il primo contatto dei cittadini con il Servizio sanitario nazionale, ma il vero cuore pulsante della medicina di prossimità;
- La salute di prossimità non è un concetto astratto, vive concretamente negli studi dei nostri medici di famiglia, che custodiscono quel patto di fiducia che è alla base del rapporto medico-paziente;
- Il loro contributo è determinante, tanto nella prevenzione, quanto nell'orientare i cittadini verso stili di vita corretti, in un'epoca in cui le malattie croniche rappresentano la sfida principale dei sistemi sanitari moderni;
- La rivoluzione digitale, con l'implementazione del fascicolo sanitario elettronico, non rappresenta, semplicemente, un cambiamento tecnologico, ma l'opportunità per un'evoluzione virtuosa, che porti a riaffermare e rafforzare la centralità di questa professione fondamentale, con una relazione con i pazienti rinnovata e potenziata;
- L'attuale organizzazione del corso di formazione specifica in medicina generale, gestito dalle regioni e province autonome, non sta rispondendo adeguatamente alle sfide del presente, e ne è prova tangibile la questione vocazionale;
- È tempo di trasformarla in una vocazione di eccellenza e di equipararla alle altre specializzazioni, non solo nel percorso formativo, ma anche nel riconoscimento professionale, economico e con nuovi parametri di efficienza;
- L'obiettivo primario del Governo è garantire ai cittadini prestazioni di eccellenza da parte di professionisti motivati e consapevoli. I contratti seguiranno, come naturale conseguenza, un processo che mette al centro la qualità, la quantità dell'assistenza e la dignità della professione.
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