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DL Milleproroghe, la Camera approva definitivamente il provvedimento
Giovedì 20 febbraio u.s. l'Aula della Camera con - 165 voti favorevoli, 3 astenuti e 105 contrari - ha approvato la conversione in legge del provvedimento. Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Giovedì 20 febbraio u.s. si è concluso l'esame DL Milleproroghe Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi" - A.C 2245). In particolare, l'Aula della Camera con - 165 voti favorevoli, 3 astenuti e 105 contrari - ha approvato la conversione in legge del provvedimento. Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Segnaliamo inoltre che l'Aula ha accolto i seguenti OdG di interesse:
- 9/2245/3, a firma Ambrosi (FdI), che impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, nel corso dei prossimi provvedimenti, l'introduzione di una norma ad hoc, volta a prorogare al 31 dicembre 2026, le misure specifiche previste per gli anni 2023 e 2024, riportate in premessa in favore degli enti locali connessi alle esigenze derivanti dalle difficoltà determinate dall'emergenza dovuta all'aumento dei costi energetici e degli oneri di sistema;
- 9/2245/6, a firma Manes (Misto), che impegna il Governo a valutare, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica, in un prossimo provvedimento, la possibilità di superare il limite temporale (31 dicembre 2025) stabilito dalla normativa vigente e a valutare di rendere effettiva e duratura la possibilità per il personale sanitario citato in premessa di svolgere l'attività professionale extramoenia che avrebbe effetti positivi per il Servizio sanitario nazionale e per i cittadini;
- 9/2245/16, a firma Russo (FI), che impegna il Governo ad accompagnare l'attuazione della misura di cui in premessa individuando gli strumenti più opportuni per riaffermare come priorità di sanità pubblica gli obiettivi del calendario vaccinale e del Piano nazionale di prevenzione nazionale (PNPV);
- 9/2245/45, a firma Ubaldo Pagano (PD), accolto come raccomandazione, che impegna il Governo a promuovere, nelle more dell'adozione del nuovo Piano, le occorrenti iniziative legislative al fine di prorogare al 2025 il Piano nazionale per la non autosufficienza 2022-2024 e scongiurare l'interruzione di prestazioni essenziali nei confronti delle persone non autosufficienti;
- 9/2245/60, a firma Riccardo Ricciardi (M5S), che impegna il Governo ad accompagnare le misure contenute all'articolo 3, comma 14-quinquies, con ulteriori misure per il sostegno delle famiglie e delle imprese al fine di contenere gli effetti negativi dell'aumento del costo dell'energia elettrica e del gas;
- 9/2245/96, a firma Richetti (AZ-PER-RE), accolto con nuova formulazione, che impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare ogni utile iniziativa volta a prevedere un finanziamento adeguato per la determinazione dei LEP e per la loro uniforme erogazione sul territorio nazionale nell'ottica di evitare, da un lato, l'acuirsi dei divari territoriali e di garantire, dall'altro, che non verranno previsti inasprimenti del prelievo fiscale nell'ottica di rispettare gli equilibri di bilancio;
- 9/2245/100, a firma D'alessio (AZ-PER-RE) che impegna il Governo a:
- implementare e prorogare strutturalmente tutte le iniziative di sensibilizzazione e di informazione pubblica volte a favorire l'adesione alle campagne vaccinali da parte della popolazione, al fine di ridurre la mortalità e morbilità causate da malattie e patologie infettive prevenibili da vaccino, garantendo una protezione equa in tutte le fasce d'età e in qualunque contesto geografico nazionale;
- favorire lo sviluppo di nuovi vaccini e il miglioramento delle performances dei programmi vaccinali, della sorveglianza e della qualità, anche attraverso un'integrazione dei dati sanitari e non-sanitari, garantendo un uso ottimale delle risorse nazionali per garantire l'auto-sostenibilità dei progetti di innovazione e ricerca.
Sono stati, invece, respinti i seguenti OdG:
- 9/2245/35, a firma Malavasi (PD) che impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative normative volte a inserire tra le condizioni necessarie per poter non solo accedere ma conservare l'accreditamento delle strutture sanitarie anche il rinnovo periodico dei contratti di lavoro dei medici e del personale sanitario che operano in tali strutture;
- 9/2245/39, a firma Forattini (PD), che impegna il Governo a rilanciare il sistema sanitario mettendo a disposizione più risorse finanziarie, umane, digitali, strumentali, strutturali e tecnologiche creando le condizioni favorevoli per un incremento delle relative potenzialità in termini di efficienza, resilienza e inclusività, contribuendo così a ridurre realmente i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie;
- 9/2245/47, a firma Scutellà (M5S), che impegna il Governo ad accompagnare gli interventi di cui all'articolo 3 del provvedimento in esame a tutela del servizio sanitario della regione Calabria con ulteriori iniziative finalizzate all'adozione di un piano di intervento straordinario per affrontare le criticità strutturali della sanità calabrese, anche attraverso un modello integrato tale da rafforzare l'assistenza ospedaliera nella regione, migliorando l'accesso ai servizi e garantendo il diritto alla salute dei cittadini costituzionalmente garantito;
- 9/2245/52, a firma Sportiello (M5S), che impegna il Governo a non rinviare ulteriormente, oltre il termine indicato dalla disposizione richiamata in premessa, una riforma dell'accreditamento e del convenzionamento con il SSN delle strutture sanitarie private, evitando di sacrificare, nel nome degli interessi privati, la qualità, sicurezza ed appropriatezza delle cure per i cittadini e a documentare al Parlamento, senza alcun indugio e attraverso un rapporto analitico e puntuale:
- le procedure selettive, pubbliche e trasparenti, poste in essere negli ultimi 5 anni per la stipula degli accordi contrattuali nell'ambito del SSN con gli erogatori privati di prestazioni e servizi sanitari, evidenziandone la coerenza con la programmazione sanitaria di ciascuna regione e provincia autonoma;
- l'adeguamento da parte degli erogatori privati accreditati e convenzionati con il SSN all'effettiva alimentazione in maniera continuativa e tempestiva del fascicolo sanitario elettronico (FSE) nonché degli esiti delle attività di controllo, vigilanza e monitoraggio per la valutazione delle attività erogate.
- 9/2245/53, a firma Ricciardi (M5S), che impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa utile per garantire che l'erogazione del finanziamento sia subordinata alla sottoscrizione dei protocolli di intesa tra le singole università e la regione interessata dalle quali si evinca con chiarezza che le risorse sono finalizzate al perseguimento degli obiettivi sanitari di carattere prioritario e di rilievo nazionale, con particolare riguardo al sostegno delle attività degli specializzandi impegnati ad abbattere le liste di attesa del Servizio sanitario nazionale;
- 9/2245/65, a firma Pavanelli (M5S), che impegna il Governo ad accompagnare gli interventi recati dall'articolo 4 del provvedimento in esame con ulteriori iniziative volte a:
- abrogare il meccanismo del cosiddetto payback sanitario;
- in via gradata, garantire la continuità della fornitura di dispositivi medici, prevedendo criteri di riparto del superamento del tetto di spesa regionale che assicurino la progressività del ripiano tra le imprese fornitrici, con particolare attenzione alla tutela delle micro, piccole e medie imprese;
- prevedere, in via ulteriormente gradata, la rimessione in termini per i versamenti dovuti alle aziende fornitrici di dispositivi medici, consentendo il pagamento anche in forma rateale ai fini di una maggiore sostenibilità finanziaria per le imprese del settore.
QUI per consultare gli OdG.
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