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AIOP Lazio. La sanità del futuro: sempre più dalla parte dei cittadini
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AIOP Lazio. La sanità del futuro: sempre più dalla parte dei cittadini

Mercoledì 25 settembre u.s., presso il Vicariato di Roma - Palazzo Lateranense, si è tenuto l'evento “La sanità del futuro: sempre più dalla parte dei cittadini”, promosso da AIOP Lazio. L'incontro ha visto la partecipazione dei vertici associativi e di numerosi e illustri ospiti istituzionali.

Mercoledì 25 settembre u.s., presso il Vicariato di Roma - Palazzo Lateranense, si è tenuto l'evento “La sanità del futuro: sempre più dalla parte dei cittadini”, promosso da AIOP Lazio. L'incontro, moderato dalla giornalista Claudia Conte, ha visto la partecipazione del prof. Gabriele Pelissero, Presidente nazionale di AIOP e di Maurizio Pigozzi, Presidente di AIOP Lazio, insieme a numerosi e illustri ospiti istituzionali: S.E. Mons. Benoni Ambarus, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma per l’ambito della Diaconia della Carità, il Presidente della Regione Lazio, Avv. Francesco Rocca, il Capo di Gabinetto del Ministro della Salute, dott. Marco Mattei, gli onorevoli Paolo BarelliPaolo Trancassini e Luciano Ciocchetti, e il Dott. Domenico Mantoan, Direttore Generale di Agenas, organo tecnico-scientifico del SSN.

In apertura, l'intervento del Mons. Benoni Ambarus: L’augurio che faccio a tutti voi è che questa sera e in tutte le altre sedi future si possa tutti recuperare il principio secondo il quale gli ultimi non possono essere ultimi. Approfitto quindi di questa occasione per ringraziare tutti voi per ogni azione, misura, disposizione, disegno di legge, a favore dei più fragili”.

Le nuove tecnologie ci permetteranno sempre più di personalizzare le cure, e questa è senz’altro una cosa più che positiva, rendendole anche sempre più mirate alle necessità del paziente. E proprio sugli investimenti e sull’innovazione che, come comparto accreditato, possiamo giocare un ruolo strategico proprio per la maggiore elasticità che ci caratterizza” ha affermato Maurizio Pigozzi, Presidente di AIOP Lazio, che ha aggiunto "crediamo fortemente che vada rafforzato il rapporto pubblico-privato con l’obiettivo di consolidare e migliorare i servizi sanitari per i cittadini".

“Se dobbiamo dare risposte alle nostre comunità, non possiamo fare a meno del privato accreditato, che è parte della sanità pubblica. Come avremmo potuto alleggerire il blocco barelle e i tempi di attesa in pronto soccorso rispetto al pregresso, senza quei 500-600 posti letto, che abbiamo acquistato dal privato accreditato, in assenza di una programmazione che veniva da lontano?”. Cosìil Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha aggiunto “Il tetto di spesa all’acquisto di prestazione da privato accreditato, nel momento in cui c’è necessità di abbattere le liste di attesa, che per fortuna ancora non abbiamo raggiunto, è ovvio che costituisce un limite alla nostra programmazione. Su questo dobbiamo rivedere alcune regole di ingaggio e mi auguro si faccia in fretta”. Sul Contratto Collettivo, poi, il Presidente della Regione ha annunciato novità a breve.

“Il decreto liste di attesa ha avviato un percorso. Abbiamo cercato di toccare i tetti, e non sto qui a rammentare che il privato accreditato è stato chiamato a dare aiuto a un pubblico che purtroppo, non riesce, non riusciva e forse in questo momento potrà riuscire, con una sinergia tra pubblico e privato accreditato, a dare delle risposte nei tempi che noi auspichiamo. È chiaro che la duttilità dell’accreditato potrà essere di stimolo soprattutto se accompagnata da norme che consentiranno al pubblico, quindi alle regioni, di utilizzare, di usufruire di questa duttilità. Come è accaduto durante il periodo della pandemia, auspico che oggi, nella grande sfida sulle liste di attesa e sull’assistenza ai fragili, l’accreditato faccia non solo la sua parte ma sia trainante” ha dichiarato Marco Mattei, Capo di Gabinetto del Ministro della Salute, che concluso, annunciando: “Al Ministero stiamo per insediare un tavolo di confronto a livello nazionale tra le associazioni datoriali e le parti sociali con le quali siamo sempre in contatto. Speriamo che possa essere utile nel Lazio ma anche in tutta la nostra nazione.

Credo che il ruolo della sanità privata sia essenziale nei confronti dell’innovazione perché ha una dinamicità, una capacità e una possibilità di intraprendere le nuove strade, non solo la telemedicina ma l’Intelligenza Artificiale e tutto quello che si porta dietro, per essere di stimolo anche all’indispensabile sanità pubblica, di potersi evolvere e modernizzare” lo ha detto l'On. Paolo Barelli, Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, che ha aggiunto: “questa maggioranza di Governo crede in maniera totale alla cooperazione fra pubblico e privato, secondo noi, la funzione pubblica nei confronti dei cittadini da parte della sanità privata accreditata, è un punto essenziale del nostro operato”.

L’On. Paolo Trancassini, Questore anziano, Camera dei Deputati, ha dichiarato: “Il tema non è quanti soldi vengono messi in sanità ma cosa fare con quei soldi. Il vero tema della politica è l’ottimizzazione delle risorse. Ottimizzare le risorse e creare una sanità di eccellenza si fa soltanto se hai anche la capacità e l’umiltà di guardare quei modelli che sono, molto spesso, solo privati perché nel privato c’è l’esigenza di ottimizzare le risorse. Basterebbe questo per capire che il tema vero è una sanità pubblica e privata che abbiano la capacità di lavorare insieme”. L'Onorevole, poi, ha proposto la creazione di un Dipartimento delle Aree Interne: “La verità è che la sfida sulle aree interne, anche nella sanità, è quella di fare questa politica che chiamo sartoriale, che ti permette di fare dei veri e propri vestiti su misura per quelle aree che necessitano di interventi strutturati precisi. Prendendo questa strada, in questo modo, ottimizzi le risorse ma sei anche costretto, finalmente, ad ascoltarle quelle aree interne, cosa che per la verità, in passato è stata sempre stata fatta molto poco”.

L’On. Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha dichiarato: "La 833 del ’78 e la 502 del ’92, sono le due leggi fondamentali, sul rapporto pubblico-privato e mettono allo stesso livello la gestione pubblica con la gestione del privato accreditato. Sinceramente quindi, il ritornello che sentiamo da alcune parti politiche secondo il quale diamo i soldi ai privati invece di darli al pubblico è una cosa contro le leggi. Contro le leggi che il legislatore ha approvato tantissimi anni fa, creando un Sistema Sanitario Nazionale che credo sia, ancora oggi, nonostante le sue difficoltà, invidiato in tutto il mondo. Per noi la sanità è formata dalla gestione pubblica e dalla gestione del privato accreditato". Sul tema della concorrenza "il dl Concorrenza Draghi 2022, entro marzo del prossimo anno, obbliga le regioni a mettere a gara tutte le vostre strutture sanitarie. Noi abbiamo già prorogato d’accordo con il Ministro Schillaci, per un anno, ma dobbiamo fare in modo di modificare quell’articolo del dl Concorrenza, è assolutamente fondamentale".

"Noi abbiamo il più basso numero di posti letto ospedalieri d’Europa, il 3 per mille. La Francia ne ha 6, la Germania ne ha 8. Abbiamo deciso di averlo quindi più sotto di così non possiamo andare e l’abbiamo visto nel Covid. Abbiamo dovuto chiudere gli ospedali alle altre cure, per curare il Covid. La Germania aveva tre volte in più dei posti letto in terapia intensiva che abbiamo noi, nel 2020 c’era Urbani, e abbiamo dovuto fare la legge per aumentare per legge i posti in terapia intensiva. Perché vi faccio questo ragionamento? Perché dentro questo basso numero mondiale di posti letto ospedalieri che deve curare una popolazione che è sempre più anziana, grazie al sistema sanitario, lì dentro il 20%-30% dei posti letto sono della sanità privata accreditata. La sanità privata accreditata quindi è una componente fondamentale dell’offerta ospedaliera italiana" ha dichiarato Domenico Mantoan, Direttore Generale di Agenas, che ha aggiunto: "Non faccio il sindacalista del privato ospedaliero, ma non c’è nessun settore italiano che è stato penalizzato come questo. Nel 2011 Monti ha messo il tetto di spesa. L’unico tetto di spesa rimasto fisso, stabile e immutabile, è quello del privato accreditato".

In conclusione, l’intervento del Presidente nazionale di AIOP, prof. Gabriele Pelissero, che ha espresso al Presidente Maurizio Pigozzi e a tutta la sede regionale di AIOP Lazio le più fervide congratulazioni per la brillante iniziativa.

In Italia, la struttura dell’offerta è composta da due soggetti: un 70% di diritto pubblico e un 30% di diritto privato. Quest’ultimo fa 1 milione 500 mila ricoveri ospedalieri l’anno. Abbiamo un sistema misto, come tutti i paesi europei tra l’altro, non è una peculiarità italiana, e la parte di diritto privato ha bisogno di essere riconosciuta per il suo valore, per il contributo che dà, per il lavoro di tutti coloro che ci lavorano, per la qualità delle prestazioni erogate e per il contributo fondamentale alla qualità del sistema nel suo complesso. Questo è il punto centrale" ha dichiarato Pelissero.

Il Presidente ha affrontato anche il tema cruciale delle tariffe: "Sono vecchissime e risalgono, nella migliore delle ipotesi, al 2011; per alcune sfortunate regioni addirittura al 2007. Non credo che sia necessario avere una grande competenza economica per rendersi conto che una cosa che mi costava una certa cifra nel 2007, non può costare la stessa cifra ogg. Se non cogliamo il livello giusto di finanziamento di una prestazione, rischiamo una perdita di qualità o, peggio ancora, la mancata erogazione della stessa". 

Sul tema della Concorrenza: “La nostra posizione associativa è ben conosciuta dal Governo e prevede due opzioni possibili: o si cancella questa norma che non ha senso, e sarebbe la cosa più razionale, oppure, se ci sono delle difficoltà, la si fa slittare di tre anni. Se non si agisce subito, il primo gennaio si rischia un disastro e i primi a patire questa situazione saranno le Regioni perché avranno tra le mani uno strumento che non potranno utilizzare". Infine, sulla questione dei contratti di lavoro, Pelissero ha dichiarato: "Nessuna delle parti sociali interessate può risolvere il problema da sola senza un intervento del Governo. Noi speriamo e confidiamo nella sensibilità, che sicuramente c’è, perché è una questione che vogliamo risolvere possibilmente entro l’anno, nel 2024, e non vogliamo fare aspettare le giuste esigenze di coloro che in tutte le nostre Strutture, ogni giorno, fanno sacrifici e lavorano bene".

 

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