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Visitata la Casa di cura Giovanni XXIII di Monastier
Aiop Giovani Triveneto on tour
Lunedì 29 gennaio l'Aiop Giovani Triveneto ha fatto tappa presso la Casa di cura Giovanni XXIII di Monastier (Treviso) per proseguire il cammino progettato con “Aiop Giovani Triveneto on tour” e visitare le strutture associate. Grazie all’ospitalità di Matteo Geretto, Nicola e Veronica Calvani, i giovani di Aiop hanno potuto conoscere così un’importante struttura sanitaria che esprime punti di eccellenza, grazie agli investimenti tecnologici di ultima generazione ed a professionisti che operano nella struttura. La Casa di Cura Giovanni XXIII, nata negli anni ’60 è, infatti, un centro di riferimento a livello nazionale per l’ortopedia con la sezione di chirurgia protesica, di chirurgia artroscopica e di chirurgia spinale. La struttura ospita anche il dipartimento medico riabilitativo, il dipartimento chirurgico, di chirurgia generale, chirurgia vascolare, urologia, Oculistica, un day surgery multidisciplinare, il servizio di diagnostica per immagini, il laboratorio analisi e numerosi ambulatori polispecialistici. Fiore all’occhiello della casa di cura, che ha 170 posti letto (di cui 148 accreditati), è la continua ricerca ad una strumentazione di diagnosi sempre più all’avanguardia e di ultima generazione. Nel corso della visita i giovani di Aiop hanno potuto osservare anche gli sviluppi dei recenti progetti ed investimenti della casa di cura. In particolare, la nuova clinica odontoiatrica, che dispone di 8 poltrone, di cui 1 strutturata anche per persone con disabilità, un ambulatorio chirurgico odontoiatrico ed un’area riservata ai bambini. “Un punto di eccellenza nel Veneto.” - ha detto il coordinatore Angelo Iannacci durante la visita - “Importantissima soprattutto per quei pazienti che, affetti da patologie gravi, vogliono sottoporsi a cure odontoiatriche in sicurezza con i mezzi e le strutture adatte ad ogni tipo di esigenza”. Altro progetto di ammodernamento che si sta concretizzando riguarda gli investimenti nelle sale operatorie e nel blocco di sterilizzazione. “La peculiarità del progetto sta nei differenti canali di passaggio del materiale da sterilizzare – ha dichiarato il coordinatore del progetto Luca Florian ai giovani durante la visita - che garantiranno la sterilizzazione al 100% del materiale”. Sono stati previsti, infatti, un canale di passaggio del materiale sporco e un altro distinto canale ad uso esclusivo del materiale sterilizzato. “Pensare al bene delle persone è anche pensare al bene dell’ambiente in cui vive”. Con questo spirito i giovani di Aiop hanno potuto osservare gli investimenti della Casa di cura di Monastier nell’ambito degli impianti di trigenerazione e geotermia realizzati all’interno della struttura. Si tratta di “Impianti di ultima generazione di questo genere, il cui costo è stato ammortizzato in 4-5 anni grazie al risparmio generato e che - hanno detto il perito tecnico Michele Bettini e il geometra Matteo Sozza dell’ufficio tecnico - “garantiranno ai pazienti ambienti ancora più sani in cui soggiornare, garantendo nel contempo un bassissimo inquinamento atmosferico e quindi una maggiore salvaguardia e cura dell’ambiente in cui viviamo”.